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Corigliano Rossano, sanitari in fuga dal 118: l'organico è ridotto all'osso

Un solo dottore per turno nel territorio della Sibaritide

Arrestati due medici del 118

I medici del 118 sono ridotti al lumicino. Nell’intero territorio che va da Cariati a Trebisacce succede che vi sia un solo medico in servizio sulle ambulanze delle varie postazioni del comprensorio della Sibaritide che intervengono con il solo equipaggio costituito da autista ed infermiere, alcune volte solo soccorritori.

Lo sostiene senza mezzi termini e senza veli il dott. Sinibaldo Iemboli, coordinatore dei medici del 118 di questo comprensorio e responsabile del Sindacato Medici Italiani, in una recente video-dichiarazione, diramata ieri dallo stesso sanitario rivolgendo un appello accorato a chi di competenza: “Non uccidete il 118”. Il medico del 118, evidenzia con amarezza che nessuno si preoccupa del fatto che vi sia un fuggi fuggi dei medici del 118 sia per i rischi che corrono nell’espletamento del servizio, ma anche per la scarsa considerazione in cui vengono tenuti dagli organi sanitari superiori e dalle istituzioni regionale e statale.

Nonostante le sollecitazioni rivolte agli organi preposti e l’evidente stato di disagio manifestato degli operatori sanitari i medici dell’emergenza continuano ad non avere lo stato di dipendenti del servizio sanitario gestito dalle rispettive Aziende sanitarie. Iemboli sottolinea a questo proposito che essi operano in regime di convenzione e non godono dei diritti riservati ai medici dipendenti che lavorano nei vari reparti.

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