Il virus sceglie il venerdì per muovere la tempesta perfetta, crudele e angosciante, conficcando nelle viscere del Cosentino una pioggia di frecce infuocate. Una furia rotolata su questa terra già scorticata dal male. L’Asp si è affrettata a segnalare che 115 delle 395 diagnosi dichiarate nell’ultimo bollettino appartengono al giovedì. Un dettaglio che serve a risollevare il morale di una umanità preoccupata perché il tasso di positività generato dal saldo è enorme: 24,1%. Abbastanza per intuire una platea nascosta di positivi non testati e un tracciamento inesistente. Ricoveri in calo Il morbo riempie l’aria e col suo alito marcio ha profanato città, scuole, ospedali. Le nostre vite dipendono dai vaccini e dall’eroismo del personale sanitario che, sia pur fiaccato da mesi di scontri e di guerre, resiste nelle corsie degli ospedali. L’unica buona notizia del giorno è che si alleggerisce la pressione sui servizi assistenziali con 4 ricoverati in meno nelle aree mediche (dove restano in cura 215 pazienti). Stabile, invece, la situazione nelle rianimazioni con 23 malati sottoposti a cure intensive. Un solo decesso, in ospedale. Nel pronto soccorso si è arresa una 89enne di Cosenza.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia