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Terme Luigiane, dopo gli spiragli riemergono le perplessità

Dito puntato contro i comuni di Acquappesa e Guardia. Sul tappeto resta anche la questione del bando

«Uno spettacolo indecente». È il commento del consigliere comunale di opposizione di Acquappesa, Sandra Ricco, dopo l’accusa della Sateca ai Comuni. Il nuovo scontro è stato causato - come evidenziato dalla società - per l’interruzione dell’acqua termale alla condotta di proprietà della Sateca Spa che collega le sorgenti agli stabilimenti e al Parco. Il consigliere comunale Ricco riferisce come «questo non è fare politica e amministrare il paese. Ma una pessima soap opera a cui conseguirà un gravissimo danno per la comunità. Occorreva invece rispettare l’accordo stilato in Prefettura e concentrarsi sul bando. Se avessero fatto il bando questi problemi non ci sarebbero mai stati». Il Comitato dei lavoratori giudica l’ultima azione «attuata dalle amministrazioni comunali di Guardia Piemontese ed Acquappesa ai danni nostri, del comprensorio e del futuro delle Terme Luigiane, gravissima e sconsiderata».
Dopo la riunione nella Cittadella alla presenza del presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì, rischia di inasprirsi la contesa a pochi giorni dal nuovo vertice convocato sempre a Catanzaro.

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