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La "mafia della terra" nella Sibaridite, la procura chiude il cerchio sull'inchiesta "Kossa"

Tra i principali indagati nell'inchiesta figurano: Pasquale Forastefano, detto “l’animale” e reggente della omonima famiglia mafiosa cassanese e Domenico Massa, suo fidato “consigliori”

Pasquale Forastefano

La "mafia della terra". La procura distrettuale di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, ha chiuso l'inchiesta "Kossa" che ricostruisce le ingerenze e il dominio delle cosche della 'ndrangheta nel mondo rurale e nell'economia agricola della ricca e fertile Piana di Sibari. L'indagine condotta dalla Mobile di Cosenza sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del pm antimafia Alessandro Riello, aveva portato il 16 febbraio scorso all'arresto di 17 persone.

Tra i principali indagati nell'inchiesta figurano: Pasquale Forastefano, 34 anni, detto “l’animale” e reggente della omonima famiglia mafiosa cassanese; Domenico Massa, 44, suo fidato “consigliori”, di San Lorenzo del Vallo; Luca Talarico, 36, imprenditore agricolo di Spezzano Albanese; Stefano Bevilacqua, 36, genero del boss ergastolano di Cassano Franco Abbruzzese detto “Dentuzzo"

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