Il virus si defila, il suo battito sfuma all’interno delle narrazioni quotidiane, il suo ritmo di crescita si riduce, la sua trasmissibilità si attenua, il suo respiro si fa meno acido. Tutti gli indicatori confermano una capacità meno contundente del morbo e il suo percorso, adesso, segue una curva che lentamente s’avvia al declino. I numeri del contagio non risparmiano neppure i più giovani. In mezzo ai 96 nuovi positivi individuati dall’Asp in provincia non ci sono solo pensionati con un quadro clinico di partenza già fragile, ma si contano anche molti giovani trascinati nel punto cieco e buio della loro esistenza con o senza sintomi da un’alta circolazione della variante inglese B.1.1.7 (in Calabria viaggia, ormai, al 94%, e la mutazione N501 l’ha resa ancora più cattiva proprio nei confronti della popolazione meno adulta). Sono ben 32 i ragazzi in età scolare (0-18 anni) con tampone positivo tra i 96 nuovi casi di ieri. Esattamente un terzo del totale, una cifra preoccupante. Nell’ultima settimana, quella tra il 29 aprile e ieri ne sono finiti a bilancio 141.
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