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Orrore a Paola, pensionato abusa di una bimba con la "complicità" della nonna

Prostituzione minorile e pedopornografia: sono le accuse contestate a un pensionato di 73 anni. La donna è stata arrestata con l'accusa di tentata estorsione.

Le deviazioni sessuali di un pensionato. E lo squallido ricatto posto in essere dalla nonna della piccola vittima. Prostituzione minorile e pedopornografia: sono le accuse contestate a un pensionato di 73 anni di Paola dalla procura distrettuale di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri.

L'anziano avrebbe più volte abusato di una minore. La nonna della piccola avrebbe chiesto al pensionato somme di denaro promettendogli di non denunciarlo o, comunque, di alleggerire eventuali accuse mosse nei suoi confronti. La donna è stata arrestata con l'accusa di tentata estorsione.

La vicenda è stata ricostruita dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dal pm Saverio Sappia. Le misure cautelari, emesse dal gip distrettuale di Catanzaro, Filippo Aragona, sono state eseguite dagli agenti del commissariato di Paola, diretti dal vicequestore Giuseppe Santini.

I poliziotti del questore Giovanna Petrocca, hanno pure scoperto che il settantatreenne si faceva inviare dalla minore e dalla sorella più grande foto in cui comparivano nude.

I particolari

L'uomo è accusato di prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico ai danni di due sorelle minori
L’indagine della Polizia di Stato, diretta dal sostituto procuratore di Catanzaro Saverio Sapia, con il coordinamento del
Procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del procuratore capo Nicola Gratteri, è scattata nel settembre del settembre 2020, in
seguito al tentativo di suicidio di una delle minori coinvolte avvenuto nella zona della stazione ferroviaria di Paola. La
ragazza, secondo quanto emerso, avrebbe tentato di togliersi la vita esasperata dalle voci sul suo conto messe in giro da alcune
sue coetanee e riguardanti presunti rapporti sessuali con anziani. Dopo un primo interessamento dei servizi sociali è partita
l'indagine da cui è emerso che il 73enne avrebbe compiuto atti sessuali a pagamento con la ragazza e, allorquando quest’ultima,
diventata maggiorenne, si è trasferita altrove anche con la sorella più piccola, minore anche lei. Grazie a intercettazioni
telefoniche, pedinamenti e perquisizioni si sono raccolti riscontri sulle modalità degli incontri e degli atti sessuali con le due ragazze, che si svolgevano dietro il corrispettivo di soldi o di regalie varie di modesta entità. L’anziano ha indotto le vittime a realizzare alcuni scatti intimi, per poi farseli inviare sul suo cellulare oltre a chiedere alla madre delle minori di poter avere fotografie che ritraessero anche una terza figlia, di soli 5 anni. La nonna convivente delle ragazzine, venuta al
corrente dei fatti, avrebbe non solo permesso la continuazione delle frequentazioni ma anche pensato di realizzare un vero e
proprio tentativo di estorsione ai danni dell’uomo. Avrebbe chiesto soldi per fare finta di nulla e non aggravare la sua
posizioni e poi, di fronte alla reazione dell’anziano, lo avrebbe minacciato.

 

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