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Cosenza, l’agonia lenta del virus: 71 casi e 3 morti

La ritirata del morbo si è interrotta a sorpresa nelle ultime 24 ore con numeri tornati a preoccupare

Il virus esce lentamente dal nostro mondo mentre ci incamminiamo verso quella normalità sognata tante volte in questi lunghi mesi di luci (poche) e ombre (tante). Nei report dell’Asp di Cosenza restano ancora brandelli del male sotto forma di 71 nuovi contagi e, soprattutto, di tre decessi in ospedale nelle ultime 24 ore. È la prova di un morbo che resiste mentre si trascina livido in quegli stessi luoghi già devastati, tra caos e dolore. Un dolore per tutto quello che abbiamo perso in questo tempo sospeso, come sedersi in un bar o al ristorante senza aver timore di chi ci sta accanto, di chi vorrebbe poter sorridere senza mascherina.

Il bollettino

Fuscaldo, Roggiano, Paola, Altomonte, Cetraro, luoghi non ancora completamente sgombri dove anche ieri sono state individuate tracce del virus che tenta di resistere al suo destino. Il tasso di positività (9,2%) resta ancora troppo alto per considerare archiviata la storia della pandemia nel Cosentino. Del resto, non passano inosservati i 6.906 isolati a domicilio (asintomatici o paucisintomatici) e i 135 ospedalizzati (11 in terapia intensiva e 124 nelle aree mediche).

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