Il virus si disperde, svanisce. Il suo respiro, i suoi rumori diventano, col passare dei giorni, impercettibili nelle maschere statistiche dell’Asp. Ieri, a referto, sono finiti quattro nuovi casi distillati attraverso la lettura di 172 tamponi (positività al 2,3%). La curva dell’occupazione ospedaliera continua a flettere. I ricoverati in area medica sono scesi a quota 111 (compresi due degenti a Catanzaro) mentre in area medica stazionano 11 intubati. Diagrammi che descrivono una vitalità sempre più spenta del microrganismo in mezzo ad algoritmi che sembrano ispirarsi alle correnti discensionali che provengono anche dai flussi nazionali. C’è, purtroppo, una sensazione ancora sconfortante nella prova analitica di una mortalità che appare minata da continui smottamenti. Ieri, nel bollettino dell’Asp sono state inserite altre due vittime. Si tratta di un 58enne di Spezzano Sila, spirato in Rianimazione, e di una 77enne di Rogliano che s’è arresa in Geriatria. In serata, però, il bilancio s’è aggravato con la notizia della morte di un 59enne agente di case editrici per la scuola di Cassano.
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