Ora è ufficiale: l’Anac boccia la Regione e decreta l’inconferibilità dell’incarico di amministratore unico delle Terme Sibarite all’avvocato Francesco Lombardi. Provvedimenti e sanzioni in arrivo anche per chi non ha vigilato sull’affidamento dell’incarico e per i componenti dell’organo conferente (la Regione, le Terme e i loro rappresentanti). L’ufficialità è contenuta nelle sei dettagliate pagine che compongono la delibera dell’Autorità nazionale anticorruzione e dove vengono ricostruiti minuziosamente i motivi dell’annullamento e gli errori commessi sia dalla Regione, sia del responsabile anticorruzione dello stabilimento termale. Per Anac sussistono due ipotesi di inconferibilità per come previsto dal decreto legislativo 39/2013 che si occupa proprio della inconferibilità degli incarichi. Nello specifico, nel caso della nomina di Lombardi ricorrono sia il fatto di essere, nell’anno antecedente, il cosiddetto “periodo di raffreddamento” componente della giunta o del consiglio di un comune avente popolazione superiore ai 15mila abitanti (quale quello di Cassano in cui Lombardi era consigliere di opposizione dopo le elezioni del novembre 2019) e, di riflesso, anche la seconda fattispecie di inconferibilità di aver assunto l’incarico di amministratore di un ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale (come, appunto, le Terme Sibarite per quanto indicato dallo statuto societario e da altri documenti vaglianti dall’Anac).
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