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Coronavirus, a Cosenza si punta all'immunità di comunità entro l'estate

Ma l’approdo alla terra promessa dipende, soprattutto, dalle scorte a disposizione di farmaci da inoculare

La campagna di vaccinazione nel Cosentino si muove lungo rotte grandiose e subdole, come se avesse nel petto una perenne tempesta che rimescola continuamente le emozioni. Con oltre 250mila somministrazioni (tra prime dosi, richiami e monodosi) già assicurate su una popolazione “bersaglio” di 520mila persone (è esclusa per il momento la frazione degli under 16), come orgogliosamente ricorda il direttore sanitario dell’Asp, Martino Rizzo, l’intera provincia vive il sogno dell’immunità di comunità da raggiungere entro l’estate. Ma l’approdo alla terra promessa dipende, soprattutto, dalle scorte a disposizione di farmaci da inoculare. A niente vale l’annuncio del completamento del ciclo raggiunto da 105mila persone se, poi, si deve fronteggiare la rabbia di chi, ieri, non ha trovato la sua dose nel centro vaccinato scelto in piattaforma. È successo al Parco acquatico di Rende e al Palasport di contrada Brillia a Corigliano Rossano: niente vaccini e sessioni sospese e rinviate a data da destinarsi (probabilmente, già domani visto che oggi dovrebbero arrivare nuove forniture in Calabria del farmaco Pfizer-Biontech).

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