Salta fuori finalmente un posto letto, ma non ci sono i soldi per la trasferta dell’ambulanza. Dopo otto giorni di isolamento con parziale inutilizzo forzato di alcuni locali del pronto soccorso, finalmente si è trovato un posto in una struttura idonea dove trasferire il cittadino di nazionalità africana a cui era stata diagnosticata una forma grave di tubercolosi. I medici dopo giorni di ricerche a vuoto in tutta la Calabria, visto che tutti i reparti di malattie infettive sono occupati da pazienti covid, hanno visto accogliere il loro appello dallo Spallanzani di Roma. Sembrava tutto risolto, ma al momento di caricare il paziente sull’ambulanza ecco che il mezzo di soccorso non può partire. Ciò perché mancano i soldi per la trasferta, ossia per pagare la benzina, autostrada e così via. Ciò perché essendo sabato gli uffici della tesoreria dell’Asp sono chiusi e quindi mancano i “liquidi” da poter dare a chi guida i mezzo e a chi accompagna il paziente. Ecco che in una situazione d'impasse, è intervenuto lo stesso primario del pronto soccorso, il dott. Natale Straface, che ha sostenuto di tasca sua le spese per consentire all’ambulanza di poter partire e condurre il paziente a destinazione.
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