Un solo medico del 118, quello della postazione di Rossano, rimasto al servizio dell’intero territorio della Sibaritide lo scorso sabato per provvedere al trasferimento quasi contemporaneo di due pazienti, uno affetto da tubercolosi che sostava da 8 giorni nel Pronto soccorso del Giannettasio di Rossano, trasportato allo Spallanzani di Roma ed uno trasportato a Ragusa in seguito all’ordinanza di Trattamento sanitario obbligatorio. Un tragitto che ha tenuto fuori per una intera nottata fino al mattino tardi l’ambulanza partita per Roma con 2 autisti ed infermiere e l’ambulanza privata diretta a Ragusa con a bordo il medico della pet del Giannettasio.
In caso di più emergenze in codice rosso dal 118 si sarebbe potuto intervenire in un solo caso con la presenza del medico, mentre l’altro, così come purtroppo già avvenuto, sarebbe stato soccorso da autista ed infermiere. Situazioni che la dicono lunga sulla carenza di posti letto per malattie infettive e per accogliere i pazienti con disturbi mentali, mentre si fa sempre più preoccupante la carenza di medici ed infermieri nelle postazioni del 118. Né nel vasto territorio della Sibaritide (circa 200 mila abitanti) con l’unico ospedale spoke di Corigliano Rossano, né in tutta la Calabria sarebbe stato possibile trovare un posto per i due pazienti. In passato, i malati con disturbi mentali lievi venivano seguiti nel reparto di neurologia del Compagna il cui reparto è ancora chiuso.
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