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Rende, la lenta agonia del Parco Robinson: trasformato in oasi del degrado

Sandro Principe scrive a Manna per denunciare lo stato di abbandono dell’area verde. In passato era riserva naturalistica con numerose biodiversità. “Il sindaco si faccia un giro: troverà spazi sporchi e senza animali”

Il parco Robinson, di tanto in tanto, fa discutere a Rende. «Nei giorni scorsi l’ho visitato. Ho sentito una stretta al cuore e sono stato assalito dai ricordi: le salutari passeggiate mattutine, concluse con l’immancabile visita alla Madonna di Lourdes ed al Parco. Come era bello in quegli anni: pulito, erba ben rasata, il lago piccolo con tante papere ed oche, il lago grande riempito con acqua sempre tersa e popolato di trote e pesci rossi».
È direttamente Sandro Principe ad entrare nel merito. Raccontando quel che ha potuto constatare nei giorni precedenti. «E poi i daini, gli struzzi, le caprette, i pony, i cavalli, quasi tutti nati nel parco. Ed ancora le due voliere con una coppia di pavoni, i fagiani ed i pappagalli. Tanti animali, amorevolmente curati dai nostri giardinieri per la gioia del bambini», scrive Principe. Ed ora? «Adesso il parco è inguardabile e impraticabile. Sporco, mal tenuto senza gli animali; sono rimaste solo quattro papere nel laghetto con acque luride. Inoltre, la parte est è chiusa, con gli accessi sprangati ed il lago grande all’asciutto ormai da anni».

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