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Coronavirus Cosenza, il 60% della popolazione ha ricevuto la prima dose

La Prociv ha diffuso i dati sull’andamento delle somministrazioni iniziali nel Cosentino

La narrazione algebrica della pandemia resta saldamente ancorata agli umori di un tracciamento che è tornato pigro. La caccia al virus risente della capacità di lavorazione dei tamponi che, nel Cosentino, è crollata dopo il ridimensionamento del laboratorio di Rossano (situazione comunicata al management dell’Azienda sanitaria con una nota del 6 luglio) che è in grado di processare non più di 92 test al giorno. Del resto, le cifre rivelano una possibile sottostima dei casi. Ieri l’Asp ha dichiarato 6 nuove diagnosi, due delle quali riguardano nuove ospedalizzazioni. Diagrammi che tracciano uno scenario inquietante con un ricoverato ogni due casi positivi. Troppi, ovviamente. Del resto, le indicazioni del Ministero sono chiare: in questa fase caratterizzata dalla diffusione della variante Delta occorre un’attività di tracing&testing diffusa e tempestiva. E la cosa, ovviamente, vale anche per il Cosentino.

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