Ritrovata una pistola softair nell’aiuola di una piazzetta allo scalo di Rossano. La notizia di per sé sarebbe davvero di poco conto se non fosse che il ritrovamento, pare casuale, sia avvenuto di fronte l’abitazione in città dei genitori del pentito Nicola Acri allo scalo di Rossano. Proprio per questo l’arma è stata prelevata dai carabinieri, sottoposta a tutti i rilievi del caso e del cui ritrovamento è stata informata tempestivamente sia l’autorità giudiziaria ordinaria che quella distrettuale antimafia.
È infatti proprio la Dda di Catanzaro a coordinare le indagini sui recenti fatti di cronaca che hanno scosso la città da circa due settimane con pestaggi e aggressioni in pieno giorno. A seguire la evoluzione delle indagini sono il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il sostituto Stefania Paparazzo, che nei giorni scorsi hanno anche fatto eseguire due misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di due soggetti, zio e nipote, accusati di associazione mafiosa, violenza privata lesioni aggravate e incendio doloso. A quanto pare sembra che ad accorgersi casualmente della presenza dell’arma è stato un passante che ha avvisato i carabinieri.
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