Il virus è ritornato aggressivo in questa estate senza regole con scalate ardite in mezzo ai diagrammi che sembravano destinati a svuotarsi. Un brusco risveglio che ha cancellato i buoni propositi di un’estate Covid free che sembrava potesse essere modellata grazie agli effetti delle vaccinazioni. E, invece, le vacanze senza regole e la scarsa adesione al nuovo galateo sociale modellato dall’emergenza sanitaria hanno riportato in vita la belva. Tra sole e mare, sono saltati il distanziamento fisico e l’uso delle mascherine. “Distrazioni” che hanno spianato la strada alla comparsa di focolai infettivi che si sono moltiplicati e diffusi dopo vacanze, banchetti di nozze, eventi. Una insidia svelata dai numeri che sono tornati ad essere luogo di conflitto e di riflessione. Negli ultimi giorni la crescita è diventata evidente dopo una linearità di contagi che sembrava cristallizzata. Nei 31 giorni di luglio sono finiti a referto, complessivamente, 654 nuovi casi e un saldo di 7 ricoveri ospedalieri (quattro in area medica e tre in terapia intensiva). Nell’ultima settimana (3-9 agosto), invece, i positivi dichiarati sono stati ben 261 con una incidenza cumulativa che si è rialzata fino a quota 38,11 diagnosi per 100mila abitanti. Uno scenario temuto dagli esperti dell’Istituto superiore della sanità che avevano tentato, con ripetuti appelli, di segnalare il campo minato.
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