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Rende, la preoccupazione dei cittadini: siamo poggiati su una polveriera

Gli abitanti del centro storico stanno vivendo giorni difficili a causa dei tanti roghi. Il pericolo è rappresentato dalle erbacce e dai terreni incolti. Le opposizioni consiliari aspettano una risposta dal sindaco Manna

«Il centro storico è poggiato su una polveriera». Non usa mezze misure Ezio Garofalo, anima più che attiva del borgo antico. «È questa la situazione che sta vivendo in questi giorni difficili il nostro borgo», spiega. Ancora una volta incendi e fiamme. Paure e danni. «Un periodo in cui il fuoco sta mettendo a repentaglio le nostre abitazioni. Un’altra giornata di fiamme nella zona del cimitero. Ma la situazione è ancora molto critica, perché siamo circondati da tante erbacce e terreni incolti», la preoccupazione dei cittadini.
«È come se fossimo poggiati su di una polveriera. Faccio appello pertanto ai tecnici comunali e a tutta l’Amministrazione. Che prendano provvedimenti urgenti verso questo costante pericolo. Ormai la popolazione vive con l'incubo che qualcosa di brutto possa ancora accadere», afferma Garofalo che fa anche parte dell’associazione RendeSi. Ancora una volta dunque bruciano le colline a ridosso del centro storico di Rende, già duramente colpito nei giorni scorsi. Altri due fronti di fuoco hanno minacciato le colline ed alcuni luoghi limitrofi al cimitero di Rende. Ieri pomeriggio le fiamme hanno interessato due aree collinari, per giunta vicine alle abitazioni, anche rurali. Il vasto fronte di fuoco ha colpito in particolare contrada Muttoli, alimentate dal forte vento caldo che soffiava nella zona. Paura tra i residenti a causa delle fiammate violente. Intenti poi ad arginare il fuoco con mezzi propri e con pompe d’acqua.

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