Sparano ovunque. Fanno fuoco per strada risuscitando l’antico malanimo d’una tranquillità che nell’area urbana di Corigliano Rossano è stata sempre solo apparente.
Intorno a mezzogiorno, allo Scalo di Corigliano, sulla trafficata via Nazionale, un misterioso episodio ha riproposto la città col sangue alla testa, intrappolata nell’inferno di piombo che si scatena dal centro fino alla periferia.
Un grande comprensorio nelle mani di bande rivali che continuano a regolare i loro conti a colpi di pistola. Ma nel Far West di questa mattina, la ’ndrangheta non c’entra. Almeno dalle prime indagini dei carabinieri che cercano il “pistolero” giunto in auto, nei pressi di una nota pasticceria.
E lì avrebbe atteso l’arrivo di un barista, P.S. 34enne, a bordo di una moto. I due avrebbero parlato, poi, l’uomo avrebbe estratto una pistola calibro 7,65 cominciando a sparare. Il barista è stato raggiunto da un proiettile nella zona toracica. Un altro colpo si è conficcato nella vetrata di un’attività commerciale. L’uomo è fuggito a bordo dell’auto ed è ricercato. Il barista è stato trasportato all’ospedale “Compagna” di Corigliano e successivamente trasferito all’“Annunziata” per essere sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. L’inchiesta esplora piste diverse ma nelle ultime ore sembra farsi largo un movente personale.
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