Malumore e frustrazione, ma anche tristezza per la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Guido Compagna di Corigliano, plesso dello spoke di Corigliano Rossano che vede la sua immagine speculare nel Giannettasio di Rossano. Due strutture sanitarie che sulla carta è solo una, ma che di fatto, forse più di altro, rappresenta la divisione delle due aree che dal 2018 si sono fuse in un’unica realtà municipale. Il fatto è ormai noto.
Un medico risultato positivo al covid e il primario, Natale Straface, per carenza di organico decide, supportato anche dall’Azienda sanitaria provinciale di chiudere i “battenti” a data da destinarsi. Nel pronto soccorso coriglianese in queste ore ad accogliere possibili pazienti c’è solo un infermiere. È questa l’assistenza che la terza città della Calabria riserva ai sui residenti. Tutto converge ora sul Giannettasio, sede anche del centro covid, per il cui potenziamento si continua a prelevare proprio al Compagna, reparto di neurologia e, neanche a farlo a posta, proprio dal pronto soccorso. Insomma qualcosa nella gestione del personale non va. Come uno scacchiere il personale viene continuamente “mosso” senza riuscire mai a riempire le giuste caselle.
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