«Il sindacato e i lavoratori, responsabilmente, hanno sospeso lo sciopero non appena l'azienda ha predisposto l'accredito del mese di luglio sui conti correnti dei lavoratori ed in attesa di un incontro richiesto in prefettura con le parti interessate, ovvero Regione e Impresa. Nelle more del suddetto incontro, le maestranze hanno ripreso a lavorare. Vedremo nei prossimi giorni l'evolversi della situazione». Lo ha affermato, in una nota, Simone Celebre, segretario generale della Fillea Calabria, in merito ai lavori in corso sulla strada Longobucco Mare.
«È singolare che una impresa delle dimensioni della Ferraro SpA contesti le motivazioni dello sciopero indetto dalla Fillea Cgil sul cantiere della costruenda strada Longobucco Mare. L'impresa sa benissimo - ha proseguito Celebre - che si è verificato frequentemente lo slittamento del pagamento del salario agli operai, sin dal momento del suo insediamento sui cantieri di Longobucco, e sa perfettamente che tutti, o quasi, gli operai alle sue dipendenze sono assunti come operai comuni, quando in un cantiere di tale dimensione è necessario avere manovalanza qualificata e quindi riconoscere ai lavoratori assunti e aventi diritto tale riconoscimento. L'impresa è stata avvisata dal sindacato del rischio di uno sciopero ove le richieste di adempimento degli obblighi contrattuali, ovvero il pagamento dei salari di luglio e agosto e l’adeguamento dei livelli alle mansioni svolte, non fossero state accolte. L'impresa sa benissimo che non vi è stato nessun tentativo, né da parte nostra né tanto meno degli operai, di ostacolare i lavoratori provenienti da Lamezia Terme e diretti al cantiere. C'è stata invece - ha concluso Celebre - da parte dell'azienda, secondo noi, una pressione forte nei confronti di quegli stessi lavoratori affinché si addivenisse ad una rottura tale da far fallire lo sciopero (tentativo andato a vuoto)».
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