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Rossano, due uomini rapinano un alimentari: il racconto della titolare

L'esercizio commerciale, in contrada Casello Toscano, era già stato preso di mira in passato. Minacciata la donna e la sorella diversamente abile

Rapina in pieno pomeriggio ai danni di un alimentari-tabacchi. La vicenda, con risvolti che fanno riflettere, si è consumata nella giornata di ieri in contrada Casello Toscano alla periferia dell’area urbana di Rossano. Una località attraversata dalla statale 106, di intenso traffico quotidiano. Il tutto è avvenuto attorno alle 16:30, per come ci racconta in un dignitoso e fermo sfogo la stessa titolare, purtroppo già in passato vittima più volte di rapine. Un incubo senza fine.

Ieri l’ennesimo episodio. Proprio nell’orario in cui anche gli altri negozi aprono i battenti, due uomini a volto scoperto e, a quanto pare, con un accento italiano, hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale di una signora del posto che da anni gestisce questa attività. I due malfattori, come detto, senza alcun timore e con sfrontatezza non avevano neanche il volto travisato e in un sacco nero avevano una serie di attrezzi in grado di offendere. Hanno estratto una spessa verga in ferro minacciando di colpire la donna che in quel momento era in negozio assieme alla sorella diversamente abile che, compreso il momento di pericolo, era frattanto scoppiata in un pianto a dirotto.
Da parte della titolare non vi è stata alcuna resistenza e con la speranza che i due non usassero la forza gli ha detto di prendere ciò che volevano purchè non colpissero lei e la sorella. Inermi le due donne hanno assistito alla rapina che ha avuto un magro bottino: i pochi soldi presenti in cassa e qualche stecca di sigarette. Sul posto è giunta una volante del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano che ha raccolto la denuncia della donna che ha fornito, si spera, elementi utili per la identificazione dei due rapinatori.

Amaro lo sfogo della signora che tutti conoscono nel circondario. “Quanto ho raccontato rappresenta lo sfogo di una donna imprenditrice (vedova da 30 anni) che ormai prossima alla pensione è stufa di subire, sentendosi impotente, queste intimidazioni. Le definisco in tal modo non a caso ma in ragione del fatto che in passato ho denunciato per essere stata vittima di richieste di pizzo”.

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