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Rende, lavori in ritardo nelle scuole. Una prima campanella “stonata”

Domani si prevedono disagi per studenti e famiglie di alcuni istituti comprensivi.  I riformisti denunciano il fallimento del governo cittadino

La campanella, domani mattina, non suonerà per tutti. O, almeno, per circa trecento studenti – e famiglie – interessate. Quello che alcuni genitori temevano, si è verificato. Diversi plessi scolastici degli istituti comprensivi della città (sono tre: Rende centro, Rende Commenda e Rende Quatromiglia) non sono pronti, dopo i lavori di “restauro” completo e messa in sicurezza, ad ospitare da subito tutti gli studenti interessati. Si è corso ai ripari con una manifestazione d’interesse e con l’individuazione di sede temporanee in grado di ospitare, per un breve periodo, le classi mancanti.
Ieri mattina l’ordinanza del sindaco Manna e l’annuncio di dopi turni per alcuni e lo slittamento per altri.
«I finanziamenti inviati dal Ministero dell’Istruzione per l’adeguamento sismico delle scuole di tutta Italia, hanno interessato anche alcune strutture di Rende. Sarebbe stato del tutto naturale, una volta ricevuti i finanziamenti, programmare l’esecuzione dei lavori durante la pausa estiva, affinché gli stessi fossero ultimati prima dell’inizio dell’anno scolastico», scrivono in polemica dalla Federazione riformista.

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