Prosegue l’inchiesta su “appalti e massoneria” della Procura di Paola. Il pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara ha, infatti, presentato ricorso al Riesame contro la decisione del gip che aveva rigettato la misura cautelare in carcere per alcuni degli indagati.
In questi giorni, i difensori di alcuni di questi indagati hanno ricevuto la notifica della fissazione dell’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro, prevista per il prossimo 21 dicembre, nella quale accusa e difesa discuteranno appunto del ricorso presentato dalla Procura sulla richiesta delle misure cautelari. Si tratta dell’inchiesta (che si sta sviluppando anche in più fasi) che nei mesi scorsi ha provocato un terremoto sull’Alto Tirreno cosentino. Le indagini coinvolsero professionisti, assessori e dirigenti comunali della costa tirrenica accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. La Procura di Paola ipotizzò l’esistenza di un cartello di professionisti (alcuni dei quali anche appartenenti a presunte logge massoniche deviate) che avrebbe pilotato importanti appalti pubblici tra la Calabria e la Basilicata.
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