I ricatti elettorali e le pretese di denaro avanzate dalla criminalità organizzata: si è concluso, in sede di rito abbreviato, il processo di primo grado che vedeva imputati 9 cosentini accusati di aver tentato d'ingerire in elezioni comunali e provinciali dello scorso decennio. I nove erano originariamente stati rinviati a giudizio per scambio elettorale politico-mafioso, alcune estorsioni e corruzione elettorale. Il gup di Catanzaro, Ferrante, ha condannato i collaboratori di giustizia Ernesto e Adolfo Foggetti, rispettivamente a un anno e sei mesi ed a cinque mesi di reclusione; all'altro collaboratore Marco Massaro sono stati inflitti un anno e sei mesi. La pena più pesante è stata invece comminata a Mario Esposito, 5 anni di carcere. Il Gup ha invece assolto da ogni imputazione Fabio Bruni, Giuseppe Prosperoso, Alessandro Esposito, Marco Foggetti e Roberto Violetta Calabrese. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Rossana Cribari, Luca Acciardi, Nicola Rendace, Giorgio Medaglia e Antonio Gerace tutti del foro di Cosenza.