Continua la sofferenza dell'ospedale “Spoke” di Castrovillari. Il Piano di rientro, infatti, pesa come un macigno sul destino del presidio medico del Pollino, alle prese, purtroppo non solo ultimamente, con l'assenza di personale soprattutto all'interno del Pronto Soccorso. I pazienti si accalcano ad ogni ora del giorno e della notte, davanti al reparto, ma anche nei corridoio del principale punto di soccorso del Comprensorio. Mancano medici, infermieri e personale socio sanitario. Mancano, in particolare, i concorsi necessari per sanare le problematiche di un presidio che va avanti male, in particolare nei week end. Il rischio è sempre lo stesso: l'implosione delle Unità operative, anche queste funzionanti con soli due dirigenti medici in procinto di andare in pensione. Le elezioni regionali, poi, hanno saldato al palo l'apertura delle quattro sale operatorie che fanno parte del nuovo blocco operatorio. I lavori erano in dirittura di arrivo. Ma l'opera, costata ai contribuenti circa sei milioni di euro, continua a rimanere chiusa, blindata come una serie di servizi divenuti ormai necessari per riagguantare i livelli minimi di assistenza previsti dalla Costituzione Italiana.
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