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Rende: tassa di soggiorno, il Comune ci riprova

Ma le associazioni di categoria sono contrarie all’imposta che potrebbe aggravare la crisi di molte strutture. Albergatori decisi a resistere in uno scontro che potrebbe avere sviluppi in un ricorso-bis al Tar

L’amministrazione Manna, a distanza di due anni, vuole introdurre la tassa di soggiorno in città. Giovedì mattina l’incontro in Comune tra gli assessori al Bilancio Fabrizio Totera e quello al Commercio Domenico Ziccarelli, accompagnati dal dirigente Antonio Infantino, con gli albergatori della città.
Presenti Federalberghi, Confapi, Confindustria, Associazione extra alberghiero e Confesercenti. Il risultato? Un nuovo “muro contro muro” che potrebbe trascinarsi, ancora una volta, dinanzi al Tar se le condizioni poste dalla macchina amministrativa non dovessero cambiare rispetto al passato. Questo sembrerebbe emergere.
«A giudizio di Federalberghi, l’imposta di soggiorno, ove istituita, dovrebbe essere abolita e le funzioni svolte dagli Enti locali in campo turistico dovrebbero essere finanziate mediante compartecipazione degli stessi al gettito Iva di tutte le attività produttive che traggono beneficio dall’economia turistica», ci fa sapere Flora Fabiano che ha illustrato una lunga relazione agli amministratori.

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