Il covid è un livido che non si assorbe, una cicatrice che non si raggruma. Al di là dell’illusione di un lunedì con pochi contagi (4, ma anche con pochi tamponi), il monitoraggio settimanale invita alla prudenza. Negli ultimi sette giorni (tra il 19 ottobre e ieri), l’incidenza cumulativa ha fatto registrare 25 casi per 100mila abitanti anche se con note chiare di sottostima dei nuovi casi con difficoltà persistenti nel tracciamento dei contatti a fonti infettive note. In questi giorni di calma apparente, il virus sembra cercare nuovi alvei e nuove strade per sopravvivere ai vaccini. Ogni tanto riparte con un focolaio che improvvisamente riporta l’angoscia. A Montalto, il contagio è avvenuto all’interno della polizia municipale e ha costretto il sindaco Pietro Caracciolo a sigillare il Municipio e le sue articolazioni territoriali per la sanificazione. A Fagnano, invece, il primo cittadino, Giulio Tarsitano, ha dovuto aggiornare il numero dei positivi con un nuovo caso, legato a un contatto con persone di uno dei comuni dell’Esaro.
Secondo i dati della Prociv calabrese, al 20 ottobre, il Cosentino aveva raggiunto la quota del 72% della popolazione coperta con doppia dose. Alla quota target dell’80% mancano 51.187 individui (ma il totale delle persone che non hanno ancora ricevuto dosi è di 174.918). Il contingente più consistente, non ancora immunizzato, è quello che fa riferimento alla frazione più giovane (12-39 anni) con 74.790 non vaccinati e una quota target che dovrà essere raggiunta attraverso la vaccinazione di 33.066 persone.
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