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Infiltrazioni delle 'ndrine nei lavori della SS 106: oggi la Commissione antimafia in missione a Cosenza

Il presidente Morra: "Gli appetiti delle cosche sulla grande opera pubblica sono confermati da una serie di delitti"

Nicola Morra

I lavori di ammodernamento della Statale 106 ionica: la Commissione bicamerale antimafia in missione oggi a Cosenza approfondirà con le audizioni di magistrati e investigatori il tema delle infiltrazioni delle 'ndrine negli ingenti investimenti decisi per migliorare la cruciale arteria viaria che attraversa l' area centrosettentrionale ionica della Calabria. Lo ha spiegato il presidente della Bicamerale, Nicola Morra, aggiungendo che gli appetiti delle cosche sulla grande opera pubblica sono confermati da una serie di delitti. Il più eclatante è certamente quello del capobastone della Sibaritide, Leonardo Portoraro, è avvenuto nel giugno di tre anni fa in pieno giorno davanti a un bar-ristorante di Villapiana. In azione entrarono due sicari armati di fucili mitragliatrice e pistole.
L'omicidio segnò l'avvento di un nuovo direttorio mafioso nella Piana di Sibari e sancì l'alleanza tra la criminalità nomade csdsanese e la ndrangheta tradizionale. Interessanti sul punto potrebbero rivelarsi le confessioni del boss pentito di Corigliano Rossano, il Nicola Acri, che ha detto "occhi di ghiaccio". Ma la Commissione antimafia si occuperà nelle audizioni di oggi della massoneria deviata che condiziona nel Cosentino appalti e servizi pubblici, per come testimoniano alcune inchieste della Procura di Paola. Non solo: al centro degli approfondimenti vi saranno le enormi operazioni di riciclaggio compiute nel Cosentino da organizzazioni mafiose di altre province e il traffico e lo smercio di sostanze stupefacenti fornite dalla camorra napoletana e dai "compari" della Piana di Gioia Tauro. E la politica? Quanto influiscono boss e picciotti sulle elezioni è un quello che I commissari tenteranno di capire attraverso le testimonianze degli inquirenti.

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