Si sono ritrovati questa mattina all’ombra delle Terme Luigiane i lavoratori della Sateca. Sono tornati a distanza di mesi dall’ultima protesta su quelle aree che a breve dovranno con la sentenza del Tar essere restituite dai Comuni alla società. Il giudicato del Tribunale amministrativo regionale riapre le porte del compendio alla Sateca. I lavoratori adesso attendono notizie a riguardo. I tempi dovrebbero essere brevi poiché la stessa sarebbe immediatamente eseguibile.
“La tanto attesa sentenza del Tar – spiegano le maestranze - arriva dopo aver assistito a tutte quelle ingiustizie che hanno portato alla chiusura delle Terme Luigiane e che nelle piazze, in tante sedi istituzionali, davanti alla Prefettura e davanti alla cittadella Regionale, noi lavoratori abbiamo ripetutamente denunciato. Nessuno ci ha ascoltati, siamo stati letteralmente depredati del nostro lavoro e i responsabili regionali di allora non sono intervenuti come la legge regionale imporrebbe loro, sostenendo pubblicamente le illegittime posizioni delle amministrazioni comunali”.
Torniamo alla sentenza. Le conclusione dei giudici a riguardo non lascerebbero spazio a dubbi: “sono senz’altro illegittimi gli atti di esercizio del potere di autotutela pubblicistica posti in essere dai Comuni ed in questa sede impugnati, poiché hanno impedito l’esercizio delle attività di Sateca le quali certamente sono oggetto della previsione dell’accordo del 2019 anche oltre il 31 dicembre 2020”.
La procedura annunciata dai Sindaci come risolutiva si è risolta con una bocciatura. “Un impatto devastante – spiega Sateca - in questo pasticcio giuridico-amministrativo censurato dal Tar ed il disastro politico-sociale provocato dalle determinazioni di interrompere le attività impedendo a Sateca la prosecuzione”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia