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Depurazione "illecita" a San Nicola Arcella: chiesto il processo per 17 persone

Il pm della Procura di Paola, Rossana Esposito, lo scorso settembre ha chiuso le indagini nei confronti dei 17 indagati chiedendo il processo per tutti.

Si svolgerà il prossimo 26 novembre l’udienza preliminare dell’inchiesta “Archimede” sulla presunta gestione illecita della depurazione sull’Alto Tirreno cosentino. Il pm della Procura di Paola, Rossana Esposito, lo scorso settembre ha chiuso le indagini nei confronti dei 17 indagati chiedendo il processo per tutti.

Ora toccherà al Gup decidere se rinviare a giudizio o archiviare le posizioni degli indagati. Nell’inchiesta era finita anche l’allora sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele (destinataria di un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) difesa dagli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino.

Oltre a lei, il gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, aveva disposto i domiciliari per Tiziano Torrano, 49 anni (responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Diamante); Pasqualino De Summa, 57 anni, (gestore dell’impianto di depurazione di Buonvicino; Giuseppe Maurizio Arieta, 57 anni (responsabile del servizio Lavori pubblici del Comune di San Nicola); l’imprenditrice Maria Mandato, 57 anni.

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