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Crisi idrica a Rende, Manna scrive a Iacucci: "Sessanta milioni di euro a rischio"

Secondo il sindaco non si potrà accedere ai fondi europei se non si nomina il gestore pubblico del servizio integrato

I problemi idrici sono da anni spine nel fianco di Rende. La città del Campagnano soffre terribilmente disservizi e rotture. Così come incessante pare essere il lamento dei cittadini per la ricezione di pagamenti elevati e ritenuti «non congrui».

Il governatore Occhiuto ha deciso di accelerare a livello regionale. Il sindaco, Marcello Manna, che è anche presidente dell’Autorità idrica, ha inviato una nota indirizzata al presidente della Provincia Franco Iacucci ed ha chiesto un incontro urgente in merito alla riorganizzazione del servizio idrico integrato, “Cosenza Acque spa”, in cui si ribadisce la necessità di istituire un gestore pubblico onde evitare la perdita dei fondi europei che ammontano a circa 60 milioni di euro. «Non c’è tempo da perdere. Al Bando Ministeriale – dedicato allo sviluppo delle reti idriche interne dei Comuni e a valere sul programma ReAct-Eu – ogni Ente d’Ambito del Mezzogiorno potrà accedere se e solo se avrà ottemperato a quanto in esso prescritto ossia se e solo se avrà avviato il processo di affidamento del servizio idrico integrato ad un player di adeguate dimensioni gestionali. Si tratta di una considerevole cifra, pari a circa 60 milioni di euro interamente dedicati ad una delle maggiori criticità che affliggono il complesso degli asset strutturali di distribuzione idrica ossia il recupero delle perdite e l’ottimizzazione gestionale in termini ambientali ed alla quale si avrà accesso entro e non oltre il termine di scadenza del bando (23 dicembre 2021)», ha proseguito il presidente della Autorità Idrica Calabria.

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