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Amantea, l’azienda dei rifiuti è decisa a lasciare

Mancano le rette del Comune nel centro del basso Tirreno cosentino

Ogni giorno che si avvicina alla primavera è un lento progredire verso le elezioni che dovrebbero restituire alla collettività amanteana il controllo democratico della città. Quello che il futuro sindaco si troverà ad amministrare è un comune non certamente in salute. Il lavoro della Commissione straordinaria, improntato alla rigenerazione dell’ente dal punto di vista della legalità, si scontra anche con il riequilibrio dei conti pubblici. Dai corridoi del Campus Temesa, che accoglie momentaneamente gli uffici del municipio, si comprende che il cammino, su questo particolare aspetto, è ancora irto di ostacoli. Le urla di disperazione della Lamezia Multiservizi, che cura il servizio di raccolta dei rifiuti, ne sono la diretta testimonianza.

L’azienda, con una missiva, ha inteso richiamare l’attenzione dei dipendenti sui debitori che il Comune ha maturato fino ad ora, per una somma prossima al milione di euro, informandoli del fatto che la proroga sottoscritta nel 2016 andrà a naturale scadenza il prossimo 3 dicembre e che «non essendoci stato alcun riscontro in merito alla richiesta di pagamento dei corrispettivi scaduti» il rapporto di lavoro, a partire dalla data del 31 dicembre, è da considerarsi risolto. La ditta lametina ha detto basta. Difficile ipotizzare un prosieguo con un comune che continua a proporre pagamenti a singhiozzo. L’ultimo è di marzo. La comunicazione ricevuta, ovviamente, ha messo in allarme non solo i lavoratori, ma anche i sindacati che hanno chiesto un confronto per porre rimedio alla vertenza in tempi ragionevolmente brevi.

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