Il virus disegna geografie di luci e di ombre. Sprofonda, risale, sparisce e, poi, di nuovo torna. E, ogni volta, il suo morso eccita le corde della paura. La sua spinta alimenta timori rovesciati come una macchia nera sulla linea del tempo che non sempre è quella conosciuta. Il filo che divide la speranza dalla disperazione, in queste ultime settimane, è diventato sempre più impercettibile a causa di un tracciamento dei dati non sempre puntuale. Le ultime 24 ore nel Cosentino ricostruite dall’Asp riportano solo 36 nuovi casi, individuati processando 622 tamponi, con un tasso di positività al 6,3%. Un indice ancora troppo alto che rischiara gli attuali limiti di un contact tracing che fatica a seguire le impronte del microrganismo.
Contagio
L’incidenza dei casi settimanali flette lievemente (44 casi per 100mila abitanti) mentre Corigliano Rossano con 14 casi rimane epicentro dell’infezione. Dato allarmante? Probabilmente, si. Il numero dei positivi trasmessi ieri dal laboratorio dell’ospedale di Corigliano-Rossano è di 29, distillati attraverso la lettura di di 86 casi testati con un tasso del 30,9%. Anche Spezzano Albanese con 9 diagnosi di giornata, si conferma tra i comuni più recentemente più “caldi” con una incidenza di 2,93 casi per mille abitanti. Più indietro Montalto con 4 contagi; Cosenza e Terranova da Sibari con 2; Rende, Lungro, Dipignano, Cerchiara, Fagnano Castello e Roggiano Gravina con 1. C’è anche un aggiornamento del setting “Altra regione” dove entrano 2 nuovi positivi. Sono, invece, 3 i ragazzi che hanno incontrato il virus in età scolare nelle ultime 24 ore. Complessivamente, nell’ultima settimana, su 308 nuovi casi censiti il 23,38% ha riguardato under 19.
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