La narrazione della pandemia torna nell’imbuto di una pericolosa curva della storia con gli ospedali del Cosentino nuovamente affollati di malati covid. I diagrammi puntano verso l’alto, sospinti dalle correnti ascensionali di un’attività di testing&tracing incapace di tenere il passo del microrganismo sempre più lesto a intrufolarsi nelle città, nelle scuole, nei luoghi protetti (ieri sono finiti a referto ben 90 nuovi positivi). Dopo tre ondate, nulla è cambiato nel mondo dei servizi assistenziali. Il volto del virus è quello collaterale di un predatore che toglie spazio e attenzioni alle patologie ordinarie, quelle che rischiano di tornare in coda alla fila per ragioni di emergenza. L’“Annunziata” ha esaurito la disponibilità dei posti in terapia intensiva e le aree mediche sono a rischio tenuta, anche se per il momento non è prevista la riconversione di reparti ordinari. L’Asp, invece, si è già mossa per evitare la corrosione dei cordoni sanitari. Una strategia che passa attraverso l’inevitabile cannibalizzazione di 20 letti del reparto di Medicina dell’ospedale “Iannelli” di Cetraro. L’ordine con cui è stata disposta la sospensione dei ricoveri, ordinari e urgenti, è già stato notificato ai vertici della struttura. Nelle prossime ore inizierà il trasferimento dei degenti attualmente in corsia. Completate le operazioni di trasferimento, si procederà all’attivazione dei nuovi posti che serviranno ad ampliare la disponibilità in provincia per le patologie covid.
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