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Terme Luigiane, giudicate onerose le condizioni dei Comuni

Sfuma la riconsegna dei beni alla Sateca

Il raduno dei lavoratori davanti alle Terme Luigiane

Terme Luigiane nuova fumata nera. La Sateca non accetta la riconsegna. Le condizioni poste in essere dai Comuni e dettate nel verbale sono state giudicate troppo onerose per la società. Ieri mattina i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese e la Sateca rappresentata dalla famiglia Ferrari si sono incontrate presso il compendio. Nel piazzale erano presenti oltre alle forze dell’ordine anche diversi lavoratori.

Nel verbale stilato dinanzi alla società e non accettato dalla stessa si faceva presente come «le attività termali dovranno svolgersi all’interno del compendio». La società potrà limitarsi ad eseguire «la sola manutenzione necessaria all’erogazione delle prestazioni termali di carattere pubblico sanitario». I Comuni si riservano di chiedere il ristoro delle somme già anticipate dai Comuni per l’esecuzione dei lavori eseguiti in danno della Sateca». Ma andiamo alla società che spiega: «I comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa ci hanno convocato per ottemperare alla sentenza del Tar Calabria, che prevedeva la restituzione dei beni relativi alle Terme Luigiane di cui si erano appropriati coattivamente. Tuttavia le due amministrazioni hanno illegittimamente posto una serie di condizioni per la restituzione, non previste nella sentenza».

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