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Peculato e falso, l'ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sceglie il rito abbreviato

Sarà invece valutata la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm nei confronti degli altri imputati

L'ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto

Peculato e falso: queste le ipotesi di reato di cui dovrà rispondere l'ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. L'esponente politico ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e l'udienza si terrà il prossimo 28 febbraio davanti al gup cosentino, Claudia Pingitore. Occhiuto è difeso dall'avvocato Nicola Carratelli. Sarà invece valutata la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Giuseppe Visconti nei confronti degli altri imputati coinvolti nell'inchiesta sull'utilizzo di alcuni fondi spesa del Comune attraverso fittizie certificazioni di viaggi mai effettuati. Gli imputati sono Giuseppe Cirò, ex componente dell' ufficio di gabinetto di Palazzo dei Bruzi (difeso dall'avvocato Francesco Chiaia), originariamente denunciato dallo stesso Occhiuto, Francesca Federico e Bruno Palermo, dipendenti del settore economato del Comune, difesi dagli avvocati Mario Ossequio, Paolo Guadagnuolo e Walter Perrotta. Il comune di Cosenza si è costituito parte civile con il patrocinio dell'avvocato Nicola Rendace. Pure la posizione dei tre imputati che procedono con rito ordinario sarà esaminata dal Gup il 28 febbraio.

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