La storia della profilassi in Calabria è fatta di numeri, di successi, di insuccessi, di scalate ardite e picchiate improvvise. La narrazione più recente rivela una ripresa netta grazie alle dosi booster e timidi segnali di ripresa anche con le prime iniezioni. Partenza con le marce alte anche per la campagna di immunizzazione pediatrica. Il nervo scoperto sta nell'organizzazione. E Castrovillari, polo del distretto Pollino-Esaro dell'Asp mostra, in questo senso, il volto più emaciato della perfezione che la Prociv calabrese romanza nei suoi trionfalistici bollettini quotidiani.
La storia è questa: primo giorno di Open Vax weekend, terzo di dicembre. All'ospedale di Castrovillari si apre anche ai docenti per le terze dosi. Alle 14.30 sono già tanti i professori in attesa all'interno del "Ferrari". Fuori, del resto la temperatura è polare con precipitazioni miste di pioggia e grandine che si alternano a schiarite. Qualcuno però teme assembramenti e invita tutti ad abbandonare le stanze. Tutti fuori al gelo, la salvezza dal Covid è quasi certa, come è certo che molti di quei professori rischiano di ammalarsi di broncopolmonite da raffreddamento. I più fortunati sono stati fatti accedere ai locali interni dopo una ventina di minuti. Gli altri diluiti successivamente secondo un algoritmo indefinito. Storie di ordinaria disorganizzazione in una Calabria che rimonta nella corsa all'immunità.
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