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Covid a Cosenza, difficile arginare i focolai: il virus all'attacco di ragazzi e bambini

La cerniera non funziona. Lo sforzo minimo per intrappolare il respiro del virus è inefficace. Il covid accelera, corre persino di lunedì dentro una curva che si allunga verso il cielo con ritmo esponenziale. Il microrganismo mutato colpisce con premeditata e improvvisata violenza le nostre comunità, piegandole, facendoci tremare per tutto quello che rischiamo di perdere in termini di umanità e di speranza.

Dopo una settimana in zona gialla la Calabria e Cosenza registrano una contabilità in aumento. Lunedì scorso, in tutta la provincia erano finiti a referto solo 10 casi, uno in più rispetto a sette giorni prima. Ieri il totale dei nuovi positivi ha raggiunto quota 77.

L’incidenza segna 150 casi settimanali per 100mila abitanti. I numeri non mentono mai e rivelano che le diagnosi di ieri sono il distillato della lavorazione di 586 tamponi totali, con un tasso di positività elevato del 13,65% e che certifica un tracciamento evidentemente pigro. Lo sforzo dell’Asp nel circoscrivere i focolai non è, purtroppo, adeguato alla velocità di diffusione dell’infezione. Il Ministero della Salute sollecita un accurato tracciamento dei casi per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale».

Giovani, tanti giovani. Molti in età scolastica. Un rischio calcolato da chi ha preteso di poter rinunciare alla Dad pur sapendo di non aver messo mano al sistema dei trasporti, di non avere spazi sufficienti e sistemi di aerazione efficaci nelle aule per evitare rischi. E, soprattutto, nonostante l’imminenza delle vacanze di Natale. Il rischio è quello di offrire ulteriore nutrimento a un virus che non è sazio con effetti tutti da verificare sulle capacità di resilienza dei servizi sanitari. Ieri sono finiti a referto 21 ragazzi d’età compresa tra i 6 e i 19 anni. In cinque, invece, sono da asilo.

Dal “Bambino Gesù” di Roma giungono notizie confortanti: migliorano le condizioni della lattante di Casali del Manco che sabato sera è stata trasferita dall’“Annunziata”. In queste ore, però, il virus conferma la sua aggressività con i più piccoli: tra i nuovi positivi di ieri anche due bambini di un anno (una di Castrovillari e l’altro di Villapiana).

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