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Cosenza, Ance e Viminale insieme per bloccare le infiltrazioni

L’Associazione dei costruttori edili e il Ministero dell’Interno siglano un protocollo destinato ad arginare i condizionamenti dei boss

Giovan Battista Perciaccante, presidente dell'Ance Calabria

Un passaggio importante e fondamentale. Destinato a tranquillizzare il mondo imprenditoriale e ad affrancarlo da presenze... ingombranti. Un significativo “successo” per l’Associazione nazionale costruttori edili, guidata in Calabria da Giovan Battista Perciaccante. Gli uffici di Ance Cosenza sono stati infatti abilitati alla interrogazione della Banca Dati Nazionale Antimafia. È stato proprio il presidente Perciaccante a darne notizia, commentando: «Si tratta di uno strumento straordinario messo a disposizione delle imprese edili aderenti ad Ance Cosenza che, nel momento di dover scegliere una impresa cui affidare dei lavori in subappalto, potranno ottenere in tempo reale la certificazione antimafia dell’impresa stessa». Si tratta di una informazione fondamentale e rassicurante soprattutto in vista dell’arrivo degli enormi fondi stanziati attraverso il Pnrr. «La possibilità di poter contare su informazioni così importanti ai fini della trasparenza e della prevenzione di possibili infiltrazioni mafiose, in particolare nelle attività maggiormente esposte a questo tipo di rischio» ha aggiunto il presidente Perciaccante «rappresenta un aiuto concreto per le imprese nel non sempre facile momento della scelta e serve a restituire loro tranquillità e tutela».

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