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Trebisacce, l’autopsia rivela i segni della lotta: «È stato un omicidio»

Il cerchio sembra essere chiuso, e ogni dubbio pare ormai svanito, sulle dinamiche che hanno provocato la morte di Rocchino De Paola, 84 anni pensionato del posto. La Procura di Castrovillari sembra avere le idee chiare, anche alla luce del referto dell’esame autoptico. Non quindi una tragedia accidentale provocata da quel fuoco che Rocchino avrebbe acceso con dei cartoni in camera da letto per riscaldarsi nella sua piccola e modesta dimora al civico 8 di via Zara, nel cuore dell’abitato della Marina trebisaccese, bensì una ipotesi ben più agghiacciante. De Paola sarebbe stato malmenato da qualcuno all’interno della sua dimora, preso a botte da qualche malintenzionato alla ricerca di soldi o di qualcos’altro, e verosimilmente il povero 84enne, per difendersi dal suo aggressore, sarebbe stato dapprima picchiato e poi il suo corpo dato alle fiamme, per nascondere ogni tipo di indizio. Ma i carabinieri della locale Stazione guidati dal comandante Natale Labianca giunti immediatamente sul luogo teatro di morte nella notte tra il 4 ed il 5 dicembre scorso, coordinati dal Capitano Michele Ornelli, comandante della Compagnia di Cassano, nella loro informativa alla Procura della città del Pollino, hanno evidenziato i propri dubbi sulle cause del decesso.

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