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Ospedale Cariati, i sindaci del comprensorio nutrono ottimismo

Gli amministratori del Basso Ionio e della Sila greca sono pronti a scommettere sull’imminente riapertura del “Cosentino”

Una delle tante manifestazioni inscenate in difesa dell’ospedale di Cariati e contro il depotenziamento

Si nota un grosso ottimismo tra la popolazione del Basso Ionio Cosentino, l’Alto crotonese e l’hinterland presilano che, attraverso le notizie che stanno apprendendo, giorno per giorno, dalla stampa, della imminente apertura dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati, anche se momentaneamente ad un reparto, per 20 posti Covid, propedeutica alla conversione in ospedale di zona disagiata. Quest’ottimismo l’hanno manifestato, anche, molti sindaci, come, Mauro Santoro di Terravecchia, il quale ha commentato: «L'allocazione nell'ex presidio ospedaliero di Cariati di 20 posti letto per Covid è un primo segnale positivo per l'utilizzo della struttura, anche per altre prestazioni sanitarie. In effetti, l'evolversi della pandemia ha imposto tale scelta a dimostrazione che le prestazioni sanitarie nel basso Ionio, dopo la chiusura dell'ospedale di Cariati, non garantiscono nemmeno i servizi essenziali».

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