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Virus inquieto a Cosenza: otto morti in due giorni

Cosenza fa segnare il picco con 101 casi in 24 ore. In area medica sono attualmente ricoverate 136 persone e altre 10 in Rianimazione

Il Cosentino afflitto di questi giorni prova a riempire la sua vita di sogni ma anche di incubi. La narrazione della pandemia resta un viaggio incerto tra vampate improvvise e attese interminabili. Soprattutto, fuori dalle strutture assistenziali, si prova a vivere ragionando su come ricostruire un progetto di speranza, su come frenare l’avanzata del male che non è solo sanitario e nemmeno solo economico e sociale.

L’architrave su cui poggia la tutela della salute come bene primario mostra ampi squarci soprattutto nelle scuole dove il contagio cresce in mezzo a classi in presenza e altre in Dad. Le difficoltà del tracciamento fanno poi il resto e i protocolli “fai da te”, che si applicano alla bisogna, diventano inevitabili per ingabbiare l’avanzata del Covid.

La curva continua a muoversi seguendo un destino inquieto (che segue le sorti del tracciamento). Nelle ultime 24 ore sono finiti a referto 319 nuovi positivi, dato in lieve frenata rispetto a mercoledì scorso ma probabilmente viziato da una frazione troppa alta di casi palusibili. Al di là del numero delle diagnosi di giornata sempre molto alto i frammenti delle negatività sono ancora chiaramente presenti nelle statistiche generali dei ricoveri. Le aree mediche scoppiano.

Nonostante un saldo di tre pazienti in meno (purtroppo deceduti), nei reparti non intensivi sono ricoverati 136 malati con altri 4 pazienti in attesa in Pronto soccorso. In Rianimazione resta l’allarme con 10 intubati (su 13 postazioni disponibili all’“Annunziata”). E nel report si contano altre quattro vittime (altre quattro erano state portate in contabilità ieri.

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