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Trebisacce, inquinamento al cementificio: scatta il sequestro preventivo

Inquinamento, blitz della Guardia costiera e della Polizia municipale in un cementificio del posto. Nella mattinata di ieri personale appartenente al Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro e del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Trebisacce, congiuntamente ad un’aliquota di personale della Polizia Locale, ha concluso le complesse operazioni di controllo presso un impianto di Betonaggio sito nella ridente cittadina jonica. Alcuni indizi, e cioè acque di dilavamento- prima pioggia con presenza di residui di materiale cementizio, verosimilmente provenienti dal cementificio, hanno determinato un’alterazione dello stato dei luoghi, interessando un fosso di scolo ed un tratto di sterrato di circa 200 metri lineari, lungo la fascia costiera sottoposta a vincolo paesaggistico.
Stante il fondato pericolo di aggravamento del danno ambientale, è pertanto scattato il sequestro preventivo di cinque pozzetti grigliati pluviali siti nel piazzale dell’opificio, e di un collettore finale di scarico che incanala le acque provenienti da vasche di decantazione, nonchè di un fosso di scolo lungo circa 200 metri lineari che collega il collettore all’arenile e un tratto di sterrato avente un’estensione di 200 metri lineari circa, perpendicolare al fosso di scolo. I militari hanno altresì deferito alla competente Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività commerciale, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento, per i reati di danneggiamento, gettito pericoloso di cose, distruzione e deturpamento di bellezze naturali, lasciando allo stesso la facoltà d’uso della stessa attività, come concordato con la Procura della Repubblica.

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