Il prossimo 25 maggio compariranno davanti al gup del Tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, dodici sanitari cosentini coinvolti nell’inchiesta sulla morte di una donna, Maria Marsico, avvenuta nel 2016 dopo il ricovero in ospedale. Sul registro degli indagati sono finiti medici e operatori sanitari in servizio all’Unità operativa complessa di Nefrologia dell’ospedale di Cosenza. Le indagini, affidate al sostituto procuratore Domenico Frascino, sono partite dalla denuncia dei familiari che hanno voluto sin dal primo momento fare chiarezza sulle cause della morte della loro congiunta. Il gup ha notificato alle parti la fissazione dell’udienza preliminare a seguito della richiesta di imputazione coatta formulata dal pubblico ministero nei confronti dei sanitari: Francesco Mollica, Teresa Papalia, Agata Mollica, Rosita Greco, Pierangela Presta, Massimino Senatore, Roberta Talarico, Francesco Tosti, Francesca Leone, Paolo Gigliotti, Paolo Migliozzi e Gian Manlio Gagliardi. È opportuno ribadire che gli indagati devono essere considerati innocenti fino a sentenza passata in giudicato. Secondo l’accusa, i professionisti in «qualità di medici in servizio nell’Unità di Nefrologia-Dialisi- Trapianto dell’Annunziata hanno avuto in affidamento e cura la donna paziente affetta da «insufficienza renale cronica con esaurimento del patrimonio vascolare e storia di scompenso cardiaco congestizio».
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