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Poliambulatorio di Amantea a metà: fermi due milioni e mezzo

L'accusa dei vertici locali di Cgil e Spi

Il poliambulatorio di Amantea

Un invito chiaro e diretto che la Cgil di Amantea, lo Spi (Sindacato pensionati italiani) della provincia di Cosenza e dello stesso comune tirrenico rivolgono alle forze istituzionali e politiche regionali ed ai sindaci del comprensorio affinché «si promuova una concreta politica della salute che possa generare una buona sanità pubblica, a cominciare dalla realizzazione ad Amantea della Casa di comunità». La posizione dei sindacati trova ragion d’essere in una lettera aperta, a firma dei segretari Massimiliano Ianni, Franco D’Orrico e Laura Pagliaro. Il documento pone in rilievo le esigenze di un distretto con un’utenza di oltre 40mila persone, che si interfacciano quotidianamente con il poliambulatorio nepetino: unico presidio di cura, prevenzione e filtro verso i centri ospedalieri più vicini.

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