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Covid a Cosenza, si piega la curva dei contagi: ancora ritardi nel tracciamento

Ci sono centinaia di referti positivi, accertati dagli erogatori esterni autorizzati che non transitano direttamente nei report quotidiani dell’Asp

Le cifre del contagio sembrano sgonfiarsi nel focolaio cosentino con una curva che sembra finalmente piegare. Il punto nel tempo viene collocato con giustificata prudenza dagli esperti, anche perché sul tracciamento pesano ancora ritardi significativi. Ci sono centinaia di referti positivi, accertati dagli erogatori esterni autorizzati (la frazione più cospicua è quella delle farmacie), che non transitano direttamente nei report quotidiani dell’Asp. La frenata burocratica e non c’entra con l’attività dell’Epidemiologia dell’Asp. A livello centrale, infatti, è stato disposto che le farmacie registrino i tamponi sul sistema “Tessera sanitaria”.

L’Istituto superiore della Sanità pretende, invece, un flusso sulla propria piattaforma. E così gli erogatori esterni inviano i referti cartacei ai distretti sanitari che, nonostante le note carenze di organico, sono costretti a caricare tutti i dati ricevuti, pagina per pagina, esito per esito, nome per nome. Un sovraccarico di lavoro che finisce per rallentare la trasmissione dei casi riportati, la telefonata di rito al paziente contagiato per inizio e fine quarantena e tutti gli altri adempimenti.

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