La storia impura del Covid ritorna con le sue sfumature livide dopo la pausa del lunedì. Lo fa a piccoli passi, come al solito, ripartendo da 80 nuove diagnosi (martedì 8 erano state 95) rintracciate attraverso la lavorazione di 816 tamponi con un tasso di positività del 9,80% che marca solo in parte l’evidente sottostima dei casi (del resto, il confronto con le altre province accentua la sfocatura della foto scattata dall’Asp di Cosenza). L’unica buona notizia è quella che giunge dall’“Annunziata” con i primi segnali di distensione in Terapia intensiva grazie al saldo negativo (-2 pazienti intubati) che si è registrato nelle ultime 24 ore. Ieri, in Rianimazione è entrato un solo nuovo paziente (un 78enne di Rende) mentre ne sono usciti in tre. Per due si è trattato di uno spostamento in reparto ordinario: le Malattie infettive per una 74enne di Castrovillari, e la Medicina Covid di Rogliano, per un 58enne di Corigliano Rossano. Purtroppo, invece, per un 75enne di Cosenza si è trattato di una resa, nonostante la tripla protezione vaccinale (è la terza vittima negli ultimi giorni con ciclo vaccinale completo). Il suo cuore si è fermato dopo giorni di sofferenza con i polmoni sempre più disseccati dal virus e la fame d’aria che gli ha impedito di vivere. È lui l’unica vittima di giornata nel Cosentino.
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