Dopo i problemi di personale che si sono registrati a inizio anno, da ieri è stata riaperta al pubblico l'area archeologica del Parco del Cavallo. Si tratta, al momento, di una vittoria a metà in quanto la soluzione trovata dal direttore Filippo Demma è stata possibile grazie all’autonomia gestionale di cui gode da poco più di un anno la governance del Parco e del Museo archeologico nazionale della Sibaritide, e che gli ha permesso di individuare una serie di soluzioni tampone che sono confluite in una riorganizzazione generale del personale che ha consentito, così, la riapertura. Il nuovo orario di apertura al pubblico inaugurato da ieri renderà all’area del Parco del Cavallo di essere visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16. Tenendo conto delle condizioni di inagibilità di una parte dell'area poi, è stato predisposto un percorso ridotto che comunque consentirà di visitare i principali monumenti e ammirare i mosaici. Il motivo è presto detto: purtroppo non sono ancora stati risolti completamente i problemi tecnici delle pompe e del sistema di smaltimento delle acque, problema di lungo corso che attanaglia da sempre tutta l’area che si trova al di sotto del livello del mare.
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