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Cosenza, popolo e palazzi accolgono i profughi ucraini

Decine di persone sono già arrivate in città come in provincia. In prima linea le parrocchie, serve l’aiuto di tutti

Solidarietà spontanea e istituzionale. Città e provincia si preparano all’arrivo di cittadini ucraini in fuga dall’invasione russa. I primi dieci sono giunti ieri sera nella chiesa “San Nicola” di Mendicino. Il parroco don Enzo Gabrieli, d’intesa con l’ufficio Migrantes, ha messo la canonica a disposizione di due nonne, due mamme e sei bambini. I mariti sono rimasti in patria per difenderla. Altre due persone arriveranno nei prossimi giorni.
La realtà cattolica è in prima fila, come confermato ieri mattina dalla riunione in video conferenza organizzata dalla prefettura con istituzioni, forze dell’ordine, realtà del terzo settore e appunto chiesa. Un confronto a più voci voluto dal prefetto Vittoria Ceramella per una prima verifica delle disponibilità nel Cosentino, poiché le autorità prevedono che i flussi in arrivo saranno sempre più importanti col passare del tempo.

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