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Cosenza, il nuovo vaccino non convince molto i “no vax”

Quarta dose per le persone estremamente vulnerabili. Mentre non decollano le somministrazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni

Valentina Battendieri

Contagi alle stelle, farmacie sempre prese d’assalto per i tamponi rapidi soprattutto per quelli di controllo necessari a “liberare” intere famiglie ostaggio del Covid. È questa la fotografia che rappresenta al meglio il Cosentino nelle ultime settimane. A questo quadro si aggiunge, però, un dato non molto confortante: la campagna vaccinale procede ma a rilento. Almeno per quanto riguarda le prime dosi dei “no vax” o di quelli che ancora sono più che diffidenti. Oltre ai numeri, questo elemento è rafforzato anche dai Centri vaccinali di città e provincia non più affollati. Il rallentamento della campagna vaccinale è un dato quasi fisiologico che ha diverse spiegazioni. Tra tutte ne emerge soprattutto una: nemmeno il Novavax è servito a convincere i “no vax”. Dal primo marzo è partita la somministrazione anche in Calabria e a Cosenza alcune persone hanno ricevuto il nuovo vaccino senza fare troppe resistenze. Ma non sono stati tanti e questo nonostante gli obblighi vaccinali per alcune categorie e le limitazioni imposte dal Super Green pass. Eppure i sanitari dell’Asp di Cosenza, coordinati dalla dottoressa Valentina Battendieri che è responsabile anche della Piattaforma vaccinale dell’Azienda sanitaria, stanno lavorando intensamente affinché come sempre tutto si svolga nel pieno rispetto delle regole. Procede quindi la somministrazione delle seconde e terze dosi, ma si sta lavorando anche alla somministrazione delle quarte dosi. Queste ultime, per il momento, sono disponibili solo per le persone iper fragili e per quelle “estremamente vulnerabili” indipendentemente dall’età. Si lavora, anche, alle vaccinazioni pediatriche. Qui, il trend sembra essere positivo per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra gli 11 e i 18 anni. I genitori sembrano aver vinto paure e diffidenze e aver vaccinato i propri figli in particolare tra gennaio e febbraio quando sono state organizzate in città e provincia diversi Open vax day dedicati proprio ai più piccoli.

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